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Bisogna dichiarare al comune il proprio alloggio quando affittiamo una stanza?

L'affitto di immobili tra privati, al giorno d'oggi, è un fenomeno fortemente in espansione ed è legato all'economia collaborativa che si sta sviluppando sempre più. Se vorrete affittare il vostro alloggio, per assicurarvi un'entrata supplementare, quando sarete assenti, allora una tra le prime domande che vi sorgerà spontanea è se è necessario o meno che dichiariate il vostro affitto.

Le regole sulla locazione di breve termine

Il termine affitto breve identifica alcune formule di locazione che hanno in comune tra loro una durata inferiore rispetto all’affitto tradizionale. Tutti gli affitti al di sotto dei 18 mesi rientrano in questa definizione che tuttavia a sua volta presenta delle sottocategorie: l’affitto transitorio, ovvero locazioni tra i 30 giorni e i 18 mesi e l’affitto turistico, che arriva a un massimo di 30 giorni. Le locazioni turistiche possono, dunque, essere dei locali individuali, come ad esempio uno studio, un appartamento, una casa o una villa. Gli alloggi possono essere affittati tramite un sito internet, di persona o tramite un' agenzia immobiliare.

Se vi appoggiate ad un'agenzia, allora sarà suo compito informarvi su tutte le regole e disposizioni da rispettare per far si che il vostro affitto venga dichiarato. Ci sono delle regole che bisogna rispettare nel caso di locazioni turistiche di breve termine, che sta ad indicare affittare un locale ammobiliato destinato all'abitazione di breve durata da parte di una clientela di passaggio.

In Italia il turismo è regolato dagli organismi regionali, quindi ad esempio, il riferimento per chi vuole guadagnare con l’affitto temporaneo a Milano è la legge n° 27 del 1 ottobre 2015, che norma anche le strutture ricettive extra alberghiere, quali appunto gli appartamenti. La legge elenca gli obblighi da osservare per sfruttare l’affitto temporaneo come fonte di reddito:

• Comunicazione dei dati degli ospiti alla Questura (anche questa è un’operazione da eseguire online, precisamente sul Portale Alloggiati della Polizia di Stato) e dichiarazione di quanti ospiti hanno soggiornato presso l’appartamento e del loro paese di provenienza.

• L’affitto turistico non prevede la registrazione presso l’Agenzia delle Entrate, e si configura come scrittura privata, mentre l’affitto transitorio va registrato e certificato con marca da bollo.

• Raccolta della tassa di soggiorno e versamento della tassa di soggiorno nelle casse del Comune

• Dichiarazione di avvio dell’attività di casa vacanza al Comune (operazione che deve essere svolta online tramite il portale del SUAP).

È da ricordare inoltre che serve una dichiarazione anche nel caso in cui si cessi l’attività, sia temporaneamente che definitivamente.

Autore : Roomlala